mercoledì 24 luglio 2024

2024 - Roma - Valentine De Saint Point, Moana Pozzi e Kyrahm, ipotesi di continuazione con Vitaldo Conte

Il 3 settembre dialogo tra lo storico dell'arte Vitaldo Conte e l'artista e giornalista Kyrahm per un evento dell'Estate Romana ai Giardini del Verano.

VALENTINE DE SAINT-POINT, MOANA POZZI E KYRAHM, L'IPOTESI DI CONTINUAZIONE CON VITALDO CONTE
di Kyrahm

Sono stata contattata dallo storico dell’arte Vitaldo Conte per un progetto che potesse mettere in
dialogo me, che con lo pseudonimo d’arte Kyrahm da oltre 20 anni mi occupo di arte
performativa, videoarte e giornalismo con l’amazzone del Futurismo Valentine de Saint-Point e
l’attrice pornografica Moana Pozzi.
Già Roberto Guerra, autore transfuturista, “vede” per un manifesto pornofuturista la possibile
creazione di un archetipo di “oscena bambola” che congiunge, attraversando i tempi, l’autrice del
manifesto futurista della Lussuria (1913) Valentine de Saint Point con Moana Pozzi ed indica Santa
Moana come possibile erede di Valentine.
Valentine de Saint-Point (1875-1953), scrittrice, poeta e danzatrice, fu una figura di spicco del
movimento futurista. Con il suo Manifesto della Donna Futurista (1912), Saint-Point sfidò
apertamente le idee maschiliste del suo tempo, proponendo una visione della donna come
guerriera e creatrice. La sua arte e i suoi scritti furono una celebrazione della forza e della
sensualità femminile, in netto contrasto con la passività e la sottomissione imposte dalla società
patriarcale.
Saint-Point incarnava l'idea di una femminilità attiva e dinamica, capace di rompere le barriere
sociali attraverso l'arte. Le sue performance di danza, cariche di energia erotica e spirituale,
anticiparono molte delle tematiche che sarebbero poi state esplorate dalle avanguardie del XX
secolo.
Valentine De Saint Point

In una intervista effettuata da Guerra, nel 2013, a Mauro Biuzzi (referente dell’archivio
dell’attrice), quest’ultimo risponde al riguardo: «In comune con le due donne ci sono certamente
l’Eros come fiamma, l’idea di virilità nel femminile, il rapporto necessario tra donna e crudeltà. Le
lacrime di Eros”. Moana incarna l’archetipo della “perturbante bambola” che congiunge presenze
e tempi.
Punto di vista condiviso da Vitaldo Conte che vede Moana e Valentine appartenere al mondo del
Transfuturismo, movimento che rielabora l’avanguardia futurista ed effettua collegamenti con il
presente.
L’invito di Vitaldo (autore, tra gli altri, di Dioniso Legami, lussuria futurista e Sguardi di Eros donna,
demone della trasformazione) di prendere parte a questa unione effettuando una possibile
continuazione, lo accetto volentieri coerentemente con l’ipotesi della costruzione di una
narrazione che rompa lo stereotipo della “bambola”: nel transfuturismo le donne hanno valenza
mistica e dionisiaca e attraverso la pulsione si liberano dall’imperativo di dover essere mero
oggetto consumistico dell’eccitazione sessuale.
Moana Pozzi (1961-1994), attrice pornografica, conduttrice televisiva e scrittrice italiana, fu una
figura controversa e rivoluzionaria. Con il suo lavoro sfidò le norme morali della società, portando
l’eros nel mainstream e discutendo apertamente di sessualità, desiderio e libertà individuale.
Moana Pozzi utilizzò la sua notorietà per promuovere un discorso sulla sessualità femminile libero
da tabù e pregiudizi. La sua biografia e le sue apparizioni televisive mostrarono una donna
intelligente e consapevole, che utilizzava il proprio corpo come strumento di emancipazione e
provocazione. In questo modo, Pozzi non solo trasgredì le norme sociali, ma contribuì anche a
ridefinire il ruolo della donna nella cultura mediatica.
Moana Pozzi

Ho chiesto quindi a Vitaldo perché mi reputasse degna di tale continuazione segnica e semantica
e nei nostri confronti è emerso questo fil rouge di senso: siamo tre donne che hanno sfidato le
convenzioni sociali attraverso le loro opere e le loro vite e seppur molto diverse, le nostre
espressioni artistiche sono state un mezzo affermazione della nostra identità.
Secondo Pieri e Vitaldo, per molto tempo attraverso le mie performance ho esplorato non solo
tematiche sociali come carcere, lotta alle mafie, migrazioni, diritti umani, violenza contro le donne,
ma come le altre due artiste ho sottoposto il corpo ad atti di estrema vulnerabilità e
trasformazione, abbiamo indagato le profondità dell'esperienza umana in un invito a confrontarsi
con le proprie paure e pregiudizi, abbiamo trasformato il corpo in un campo di battaglia per
l'espressione della verità interiore.
Sebbene io, Valentine de Saint-Point e Moana Pozzi apparteniamo a contesti storici e culturali
lontani abbiamo avuto tutte e tre un approccio radicale e trasgressivo all'arte e alla vita, mettendo
in discussione le norme sociali, proponendo una visione della femminilità come forza creatrice e
ribelle.
Saint-Point, con il suo futurismo femminista, aprì la strada a una nuova concezione della donna
come artefice del proprio destino. Moana Pozzi, utilizzando la propria immagine e sessualità, sfidò
le ipocrisie della società contemporanea, promuovendo un discorso di libertà e consapevolezza.
Con questa proposta, Vitaldo mi invita a continuare questa tradizione di ribellione consapevole,
e a mettermi al servizio dell'arte come strumento di trasformazione sociale.
La rappresentazione della donna nel cinema e nella televisione è ancora spesso relegata a ruoli
secondari caratterizzati da stereotipi che la riducono principalmente al suo aspetto fisico. La
presenza femminile nei media televisivi è stata sin dagli inizi influenzata da modelli di bellezza
irrealistici.
Un fenomeno ha avuto conseguenze profonde non solo sulla percezione delle donne nella società,
ma anche sulla loro autostima nei vari ambiti della vita pubblica e privata.
Fin dagli anni '50 e '60, le donne erano spesso rappresentate come casalinghe perfette, madri
devote o oggetti del desiderio maschile. Queste credenze riflettevano e rafforzavano le norme
sociali dell'epoca, limitando il ruolo delle donne a funzioni domestiche e decorative.
Molto spesso, soprattutto nei mie vent’anni, mi fecero notare la mia somiglianza fisica con Moana
Pozzi e vedo nella mia performance “Making Peace With The Wind” la rottura con lo stereotipo
della bambola di cui parlavo prima.
Durante questa performance iniettai della soluzione salina nel mio volto per deformarlo e
registrare così la reazione dei passanti prima e dopo la trasformazione.

Durante l'evento verrà mostrato il video di questa performance tra azione artistica, esperimento sociale ed attraversamento esperienziale di rottura.

Kyrahm


                                                                               Kyrahm