SU RADIO RADICALE
Avevo detto che avrei preparato un intervento strutturato. In realtà il mio contributo nasce principalmente come donna e poi (ma molto dopo) come artista. Quindi non avrà alcuna pretesa se non quella di condividere un‘esperienza filtrata attraverso gli occhi di chi ha fatto della fragilità e del corpo suo linguaggio d’elezione.
Adele Faccio ha portato avanti battaglie importantissime per il corpo di noi donne e per la nostra autodeterminazione. Anche grazie al suo attivismo in Parlamento è stato possibile concretizzare norme sull'interruzione volontaria di gravidanza. Nel 1975 la Faccio dichiara pubblicamente durante una manifestazione davanti al Teatro Adriano a Roma di aver abortito. Fu quindi arrestata dalla polizia poco tempo dopo.
Quando penso al lavoro di queste persone e lo paragono al mio, mi sento piccola piccola.
Se c’è un fattore comune tra chi ha scelto di dedicarsi in maniera onesta alla performance forse può essere individuato nella necessità di esporsi. Il punto è: chi è davvero efficace?
Si può essere artisti ed attivisti, qualcuno ha azzardato il neologismo “artivista”.
Penso a Tania Bruguera, spesso osteggiata, arrestata per il suo messaggio ed il suo lavoro.
Penso all'artista russo Pyotr Pavlensky che si è inchiodato i genitali sul selciato della Piazza Rossa a Mosca in segno di protesta nei confronti del Cremlino.
Penso a Pippa Bacca, morta facendo autostop in Turchia vestita in abito da sposa.
Penso a Ron Athey che sanguina in scena in quanto omosessuale e sieropositivo per denunciare (tra gli anni 80 e 90) la condizione di discriminazione di chi aveva contratto l’HIV.
Una volta sono stata in una cella di isolamento per 2 giorni per riflettere sulle condizioni dei detenuti in carcere.
In Making Peace With The Wind ho modificato il mio volto con della soluzione salina per registrare la reazione dei passanti prima e dopo il mio cambiamento, ne "Il gioielliere" Julius Kaiser, effettua una composizione di aghi e perle sulla mia schiena prima di voltarmi e ferirmi. Il sangue scorre sulla mia pancia sull'immagine di un bambino proiettato sul mio ventre...
Ma quello che ho fatto era relativamente significativo perché si poteva ridurre ad un mero strumento per parlare di un argomento complesso. La vera esposizione è quella di chi mostra il fianco al sistema e lo combatte.
Quindi, tornando a quello che può essere il mio contributo, diciamo che si può considerare un'esperienza personale che vuole farsi strumento, canale di un'idea.
Kyrahm
Su RADIO RADICALE
Si parla di politiche di genere e femminismo in ricordo di Adele Faccio.
Con Maria Laura Annibali (documentarista), Anna Di Francisca (drammaturga, regista), Orsola Severini (scrittrice), Souad Sbai (Saggista, Ex Membro della Camera dei deputati), Kyrahm (autrice, performance artist, regista), Noemi Scopelliti (segretaria di Azione per Roma) Virginia Pishbin (medico italopersiano per un Iran libero), - coadiuva Massimo Gazzè (Presidente Consulta della Cultura Municipio Roma IX EUR)
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