Franko B è a mio parere uno dei migliori artisti viventi in questo momento.
Il suo lavoro è stato per me indiscutibile fonte di ispirazione .
Sono seduta a terra e cerco di incrociare gli occhi di Franko B, assorto nei ricordi della sua infanzia, in quei secondi passa un fiume d’energia, mi sorprende questa sua essenzialità.
Inevitabile è il confronto con le sue performance estreme al limite della sopportazione umana con tanto di sangue come “Still Alive” che ha praticato al Tate Gallery di Londra e nei festival di performance più importanti del mondo…
All’uscita dal teatro ci invita a prendere qualcosa da bere tutti insieme. Ci sono tutti, ma proprio tutti: Marce-lí Antúnez Roca, Annie Sprinkle, Guillermo Gómez-Peña & Roberto Sifuentes, Ron Athey, Franko B; Tania Bruguera, Cuco Suárez.
Un tempo gli artisti si riunivano nei caffè.
Guillermo Gòmez Pena commosso a Franko B: “Franko, le tue performance mi fanno sempre piangere”. Sembra di esser tornati indietro nel tempo, quando gli artisti si confrontavano incoraggiandosi e nascevano nuovi movimenti.
Sono incuriositi ed inteneriti quando gli diciamo che amiamo il loro lavoro e che stiamo lavorando sodo per occuparci di performance art in Italia. E non sono mancate le considerazioni anche da parte loro di quanto sia difficile ottenere finanziamenti istituzionali nel nostro paese.
E da quel momento in poi ci hanno coinvolto in tutti i loro incontri dopo il teatro.
La sera siamo tutti a cena al caffè di Madrid. Improvvisiamo tutti insieme performance nel retro del locale, è un delirio creativo davvero irripetibile. Franko B e Guillermo Gomez riprendono la pietà di Michelangelo, scattiamo foto in pose improbabili, Annie Sprinkle e Cuco Suarez giocano con i loro corpi importanti. Io e Julius Kaiser partecipiamo divertiti… Le azioni sono un momeno storico più unico che raro: un happening di situazioni di boschiana memoria.
Il più bel ricordo di Madrid.