giovedì 18 luglio 2024

2024 - Roma, Giornalismo e Performance Art con Kyrahm

Lunedì 22 luglio per l'evento Lungoiltevere a Roma di Charlie Gnocchi ci sarà, tra gli altri, un mio intervento sul rapporto tra video performance art e giornalismo.
L'iniziativa, che parte dalle ore 21, è molto leggera e pop ma amiamo le contaminazioni. Sono stata molto sorpresa nello scoprire che Charlie venisse dal dada e dal futurismo.
Lungotevere altezza Isola Tiberina - Ponte Cestio

In foto: Lynn Nottage, drammaturga due volte premio Pulitzer e Kyrahm, giornalista, autrice, regista e performance artist

Nel corso del tempo mi sono espressa con i linguaggi più variegati: la pittura, la performance, la sceneggiatura, la regia, il documentario, la videoart, il cinema sperimentale, il giornalismo. Per una mia sfida personale dove, raggiunto un certo livello in un campo che ritenevo sufficientemente decente, sentivo la necessità di misurarmi con altro.

Mi occupo come autrice e regista di performance art da circa 20 anni e sono anche una giornalista culturale. Spesso nella mia ricerca questi due linguaggi, apparentemente molto distanti, si sono incontrati.
Del resto entrambe le discipline hanno affrontato e comunicato temi sociali, politici e culturali.
Durante la performance (A)mare conchiglie che ho realizzato con la coregista Julia Pietrangeli, i migranti hanno raccontato le loro storie da una tavolata sospesa in mezzo il mare ed il pubblico, in occasione della Biennale di Anzio e Nettuno  per poter ascoltare le loro storie doveva entrare in acqua.


In un’altra occasione, per il progetto Davide e Golia presso Museo MACRO DI ROMA, ho coinvolto dei testimoni di giustizia sotto scorta, persone che hanno denunciato le mafie. È iniziato tutto da delle interviste e da delle inchieste giornalistiche.
Successivamente uno di loro l’ho coinvolto in una performance con la mia regia, dove dopo un monologo, ha  poi distrutto un enorme muro installazione che avevo costruito nei giorni antecedenti  e i resti di questo-muro installazione sono diventati il monumento per chi lotta contro le mafie ora presente al MAAM, museo dell’altro e dell’Altrove.



Per un lavoro sul carcere dal titolo DENTRO/FUORI sono stata in una cella di isolamento per 2 giorni, il tutto con interviste ad ex detenuti, anche ergastolani che non sapevano come a differenza mia che sarei uscita.



Con queste opere ho percorso il confine esistente tra  performance, documentario e inchiesta. Presentati l'uno in occasione del "Museo dei diritti umani" a Santiago del Cile, gli altri al museo di Belgrado, sono stati oggetto di riflessione e dibattito.
Spero di aver contribuito, in qualche modo, a porre delle domande: tutti questi lavori,  sono diventati dei documentari presentati presso manifestazioni d’arte e festival del cinema.

Spesso mi ritrovo, proprio per il mio bagaglio di esperienza performativa e la mia laurea in comunicazione, a recensire opere teatrali, cinematografiche, testi, ad effettuare analisi socioantropologiche. Ho dedicato articoli a personaggio noti e meno noti, scrivere mi ha da sempre permesso di fare voli pindarici straordinari. 
 Con la performance tutto  parte da un simulacro mentale, dal disegno, si elabora mediante energie ed accadimenti. È puro istinto, copula feroce tra corpi vivi in comunicazione con l'ancestrale. Nel cinema la sceneggiatura è un codice, scrittura per immagini, narrazione che ti permette di avere il controllo su un pezzo di esistenza. Il giornalismo mi ha dato l'occasione di descrivere, raccontare tutto ciò che è al di fuori di me. Indipendentemente dall'importanza del pezzo: sia che parli di ricerca spaziale che di un mercato, mi dà l'opportunità di andare oltre ciò che è stata la mia ricerca.
Una delle collaborazioni più interessanti che ho avuto è stata con una Agenzia Stampa di Aviazione e spazioo. Articoli e interviste con astronauti, argomenti che spaziavano anche su difesa, robotica. Ricordo che divoravo testi, informazioni, notizie. Seguivamo in diretta le missioni, ho imparato moltissimo e scrivevo molti articoli nello stesso giorno. Sono queste le sinergie che adoro: lo stimolo di quella parte di noi che è di fatto l'uomo esploratore di ulissiana memoria. La cultura come motore di evoluzione individuale e universale.
Coincidenza ha voluto che fu il periodo in cui collaborai alla scrittura "Chiudi gli Occhi e Vola" di Julia Pietrangeli sulla pilota non vedente Sabrina Papa (nomination globo d'oro della stampa estera 2019).


Insomma, tutto si intreccia ed ho trovato a modo mio la sintesi di tutti questi linguaggi.

Lunedì 22 luglio per l'evento Lungoiltevere a Roma di Charlie Gnocchi ci sarà, tra gli altri, un mio intervento sul rapporto tra video performance art e giornalismo.
L'iniziativa, che parte dalle ore 21, è molto leggera e pop ma amiamo le contaminazioni. Sono stata molto sorpresa nello scoprire che Charlie venisse dal dada e dal futurismo.

Lungotevere altezza Isola Tiberina - Ponte Cestio