INTERVISTA A KYRHAM E JULIUS KAISER
1- Chi è Kyrahm e chi è Julius? Parlateci della vostra unione.
KYRAHM e’ una delle rappresentanti della live art in Italia. Artista concettuale, video artista, body artist, performer, attrice e regista. Elabora performance dal forte impatto emotivo dove tutto ciò che avviene e’ reale. Crea concept innovativi ed opera nel campo dell’arte contemporanea e della comunicazione.
JULIUS KAISER e’ videomaker, drag king e performance artist. La sua ricerca artistica ha origine nell’ambito della sperimentazione che indaga i ruoli sociali di genere proponendo una visione fluida degli stessi coerentemente con le teorie filosofiche Queer. L’incontro con l’artista Kyrahm ha determinato una prospettiva artistica ai contenuti di tale indagine, dando vita a performance sperimentali ottenendo riconoscimenti a livello internazionale. Realizza videoclip e documentari, organizza workshop.
Insieme operano presso gallerie, teatri, musei, rassegne internazionali, per il cinema. Le loro performance sono anche nella versione di prodotti di video arte, preziosi disegni a matita, frame d’autore facenti parti di collezioni pubbliche e private.
Hanno istituito il movimento artistico Human Installations. Creano ed organizzano seminari ed eventi, tra cui il Festival Internazionale della Performance Art di Roma “Mut-Azioni”.
Di Kyrahm e Julius Kaiser hanno parlato numerosi media, stampa e tv.
Selezionati per il prossimo Performance Art Week di Venezia 2014, uno degli eventi più significativi nell’ambito della Performance Art in Italia e nel mondo, a cui han preso parte artisti del calibro di Yoko Ono e Hermann Nitsch.
“Kyrahm e Julius Kaiser sono il Capitano Achab della nuova frontiera corporea, trans/oceanica dell’esistenza, capaci di fermare e ri-creare il mondo, là dove il sacrificio diventa poesia verso l’essere umano che s’offre (per scelta) e soffre (suo malgrado)”. (NightItalia 2010)
“Kyrahm e Julius Kaiser il corpo mutante del ventunesimo secolo” (Lorenzo Canova)
PREMI E MENZIONI
2008: tra le 30 migliori performance del mondo – Manifestazione IDKE – Columbus, Ohio, Usa
2009: vincitori Premio Arte Laguna sezione sperimentale performance – Venezia, Italia2010: vincitori voto online Celeste Prize International – New York, USA
2012: miglior documentario – Corto Acquario International – Roma, Italia
Menzione Speciale Premio Chiara Baldassari – Vecchiano, Italia.
2013: vincitori Premio Adrenalina sezione Body Art (Museo Macro, Roma, Italia)
Come curatori hanno creato Extreme Gender Art, progetto che promuove le arti performative organizzando eventi sulla performance art tra cui:
- Mut-Azioni Profane Body Performance Art Festival 2009;
- Corpo è Mio 2010 Female Extreme Body Art, 2010-2011;
- Mut-azioni Humane e Pensiero – International Performance Art Festival 2012 con il patrocinio dell’Ambasciata del Cile.
2- Parlateci del vostro progetto.
Il nostro incontro è avvenuto nel 2006. È stato definito come una delle evoluzioni della body Art storica contemporanea grazie alla fusione di più linguaggi espressivi: performance art, cinema e arte tradizionale.
3- Com’è la scena artistica italiana? Differenze con l’estero?
In Italia abbiamo lavorato molto alla diffusione del linguaggio della performance art creando eventi e luoghi di aggregazione ed incontro per gli artisti italiani e stranieri sia a livello più istituzionale che underground, luogo che consente la sperimentazione di nuovi contenuti . All’estero, soprattutto negli USA e in Gran Bretagna, la diffusione di questa espressione è molto più capillare, con iniziative che hanno una storia lunga più di 3 decadi. La recente mitizzazione di Marina Abramovich presentata al pubblico dei media e della televisione ha reso più semplice il riconoscimento di questa forma d’arte dove, se autentica, tutto ciò che avviene è reale.
4- Quali sono le sensazioni che il pubblico ha dopo le vostre performance?
Dipende dal contesto, la storia personale, il luogo. La reazione di fronte a Obsolescenza del Genere oppure a Il Gioielliere è stata sempre di commozione e stupore sia che si trattasse del pubblico dell’Arsenale del Premio Arte Laguna di Venezia o del Museo di Arte Contemporanea di Roma, o degli attivisti Queer statunitensi o della Berlino più radicale.
5- Quali progetti avete in futuro?
La necessità di nuovi stimoli porterà ad esprimersi attraverso media e linguaggi completamente diversi da quelli attuali.
6- Cos’è l’arte per voi?
Una splendida verità che illude e induce al risveglio delle coscienze.
7- Da dove nasce la vostra ispirazione?
Dal nostro vissuto personale, dai ricordi e dalla necessità di diffondere i nostri messaggi… e poi l’inafferrabile..
8- Guardando nel vostro passato, presente e futuro, quali differenze notate?
La percezione interna dei segni del tempo è spietata. Poi l’ansia di non fare in tempo a dire ciò che hai dentro… Tutto invecchia, le opere maturano, gli interessi si spostano verso altro…
9- L’evoluzione è un cambiamento di intenzioni? L’Italia è pronta alla diversità di pensieri?
L’evoluzione è un cambiamento di fatti palpabili. Qualcuno diceva che non bastano le intenzioni: tutta l’arte peggiore è frutto di buone intenzioni, figuriamoci l’evoluzione umana. Con la sola intenzione non puoi salvare chi è in pericolo di vita.
Se la vogliamo vedere su un piano sociale per come si sta trasformando questa comunità italiana fagocitata all’interno della comunità globale, è evidente che certe “differenze di pensiero” (religioni, culture, tradizioni, orientamenti vari) devono necessariamente essere integrate in un sistema produttivo globale al fine di massimizzare i profitti di pochi. Il problema delle differenze riguarda oggi l’accesso alle risorse e alla conoscenza prerogative di una sempre più ristretta élite. E non si pensi che basti toccare il fondo per vedere una qualche scossa.
10- Secondo voi gli italiani apprezzano stupirsi?
Vivo è l’essere umano che continua a stupirsi anche da anziano.
11- Che tipo di amore abbiamo bisogno oggi?
Esclusivo, universale. E che sappia ascoltare ed incoraggiare.
12- Qual è la vostra arma preferita?
Essere totalmente inermi, a mani nude.
13- Che tipo di ricerca inseguite?
Dare luce a ciò che generalmente è all’ombra.
14- Un vostro consiglio ai peggiori e ai migliori.
Siate onesti.
Ogni secondo che passa è in sottrazione rispetto alla vita.
Riporto le parole di “Regrets” monologo scritto e interpretato da Kyrahm presentato per Esposizione Nazionale di Arti Contemporanee:
” Nascere non fu per me una passeggiata. Quasi rimasi soffocata dal liquido amniotico. Nonna mi raccontava che in questo stato nuovo e sospeso alla vita tutti mi amavano e attendevano. E mentre dico questo è come se ci fossi anche io dietro il vetro divisorio ad osservare quel mucchietto di carne che respira un po’ a fatica…
La mattina delle domeniche d’estate papà mi portava in spiaggia. Spezzava qualche fusto di canna e disegnava forme michelangiolesche sul battiasciuga..ed io imparavo cosa significasse diventare orgogliosi a 5 anni.
I primi approcci amorosi li ricordo disgustosi…i corpi sanno esserlo: gli odori, i movimenti meccanici, gli odori… E poi il primo amore a 16 anni, mi ha amata per 8 anni… Io pensavo che sarei stata in grado di proteggere qualcosa di così prezioso ed invece mi rivelai un disastro: l’ho tradito tante volte e l’ho perso…e questo me lo spiego solo perchè non sono mai riuscita a rimanere in una stessa vita per troppo tempo: mi sembra di morire…ho bisogno di reinventarmi.
Ora: io ho vissuto 12340 giorni… 33 anni. Ad essere ottimisti vivrò altri 50 anni. Togliete da questi le ore vuote, le giornate tristi, il riposo, gli anni della vecchiaia e della malattia. Quanto ci rimane da vivere?
Perchè dovremmo fare un lavoro che non ci piaceo non poter scegliere chi amare?
Andate ad abbracciare qualcuno che amate, telefonate ai cari, ambite a ciò che volevate fare da grandi…
Opere:
Performance Art – Videoperformance – Opera
Human Installation 0: Chrysalis” : rinchiusa in un bozzolo per 30ore in una piazza di Roma, custodita per i bisogni primari dalla sua vera madre con collegamento web 24 ore su 24, Kyrahm ha inaugurato il Festival di performance Mut-azioni Profane, da lei ideato scritto e curato con Julius Kaiser. Dopo le 30 ore Kyrahm esce dal bozzolo per iniziare Human Installation II: Life Cycle, sulle fasi della vita. In scena un neonato di 18 giorni e soggetti anziani che mostrano i loro vecchi corpi. Chrysalis e’ stata selezionata anche per la Biennale di Ferrara 2010 e presso il Museo MACRO di Roma, è l’opera vincitrice del Premio Adrenalina 2013. L’azione ha avuto notevole interesse mediatico e numerosi servizi tra cui anche Repubblica hanno dedicato spazio all’evento.
È stato creato quindi un canale d’arte indipendente piuttosto seguito online. HUMAN INSTALLATIONS WEB TV è dedicato ai nuovi linguaggi di sperimentazione corporea, performance art, body art e live art ma anche all’arte tradizionale d’avanguardia, stimolando il coinvolgimento dell’utenza che può interagire mediante il canale in real time. “Attraverso il livestreaming cerchiamo un’interazione tra spazio pubblico e privato, un’estensione dell’hic et nunc, l’interdisciplinarieta’ dei linguaggi della comunicazione.” “.
“Human Installation III :Sacrifice” tra body art estrema e iconografia cristiana. Durante l’azione avviene una vera crocifissione con la tecnica della sospensione e Kyrahm piange sangue. L’opera e’ stata ispirata da “il Vangelo secondo Gesu’”di Jose’ Saramago.
La performance “Human Installation IV: il gioiellere” e’ stata presentata all’evento collaterale della Biennale di Venezia 2009 Blue Wedding con Annie Sprinkle e Beth Stephens a cura di Jota Castro e commissionata dall’Algology Research per il Festival delle Arti presso il Castello Estense di Ferrara. L’opera è un manifesto contro la Violenza alle Donne: durante questa azione
. La performance “Human Installation VIII: Techno Amniotic-Fetus’ Storm” unisce i principi della cimatica, la tecnologia e la body art. Nell’azione una donna incinta, e’ collegata con un doppler a supporti tecnologici che trasformano gli stimoli provenienti dal feto e dal liquido amniotico in luci, colori, ambient effect: e’ il bambino nella pancia a modificare l’ambiente circostante, a disegnare con la luce.Natura nella cultura per “Lasciatemi con i pulcini”. Il teatro invaso da pulcini e la loro schiusa per poi essere successivamente liberati.
Nel progetto in divenire Making Peace With The Wind, Kyrahm trasforma a il proprio volto con della soluzione salina e sottopone il proprio corpo ad una ferrea disciplina. L’opera parla di dismorfofobia.
Alla coppia sono stati dedicati diversi film e documentari, tra cui “Mio sovversivo amore” (2009 – di Valentina Pedicini).
Hanno partecipato a progetti cinematografici come “Somewhere in the Blue”( 2011 di Marta Alessio), l’”Arca” videoperformance in 3d di Marco Fioramanti regia Mauro John Capece
La collezione e opera EX CORPORE e’ stata realizzata con gli oggetti originali provenienti dalle performance di performer con i quali han collaborato come Ron Athey, Cuco Suarez, Franko B, Annie Sprinkle, STELARC. Il lavoro e’ documentato nel film “Kyrahm Cries Blood” di Julius Kaiser. “