Extreme Gender Art promuove la Performance Art.
E’ un progetto di Kyrahm e Julius Kaiser, tra i primi a Roma a proporre espressioni censurate della Body Art nei club, nelle mostre d'arte contemporanea e nei teatri. L’idea ha contagiato altri eventi che ora iniziano ad avvicinarsi a tematiche fino a qualche anno fa prettamente della scena underground. "Quello che a noi preme è che la diffusione di questa subcultura comunque conservi i significati profondi della body art che ha origini antichissime" afferma Kyrahm artista concettuale e body artist "Ho iniziato dieci anni fa una ricerca approfondita sul concetto di mutazione e metamorfosi, dai cambiamenti di stato del corpo nelle varie fasi dell'esistenza, all'estetica estrema della bodyart. Ho sentito quindi la necessità di proporre nei club, nei teatri e nelle mostre d'arte contemporanea qui in Italia espressioni artistiche nate nei contesti underground come appunto la body art estrema dei rave party. Questo perchè la nostra performance "Obsolescenza del genere" vincitrice del prestigioso Premio Arte Laguna 2009 e selezionata tra le 30+belle performance del mondo negli USA nel 2008 è stata costantemente censurata in quanto presenta una serie di corpi nudi di alcuni transessuali che abbiamo coinvolto appositamente. Ho pensato che in Italia fosse necessario un cambiamento culturale legato non solo allo smantellamento del tabù della nudità, ma anche della concezione del dolore. Ci sono dolori socialmente accettati, come quello di fare un lavoro che odiamo tutti i giorni della nostra vita, per poi inorridire davati a pratiche di fachirismo alla sola vista del sangue. Confrontandomi direttamente con altre esperienze artistiche di alto livello della performance art all'estero, ho potuto constatare che la mia necessità era un pensiero condiviso anche da artisti del calibro di Franko B. Abbiamo ricevuto sostegno e dichiarata stima da artisti internazionali rispetto la nostra iniziativa, considerando che non è semplice da portare avanti visto la situazione italiana attuale. Tuttavia il festival "Mut-azioni profane" che abbiamo organizzato lo scorso Settembre presso il Teatro dell'Orologio e del quale ho ideato il concept, ha vinto la sfida di proporre espressioni nate in contesti molto diversi: azioni con artisti degli anni 70, body art estrema, istallazioni. Dopo quell'evento qualcosa è cambiato e altri eventi tipicamente commerciali provano ad avvicinarsi alle espressioni della body art estrema".
E’ un progetto di Kyrahm e Julius Kaiser, tra i primi a Roma a proporre espressioni censurate della Body Art nei club, nelle mostre d'arte contemporanea e nei teatri. L’idea ha contagiato altri eventi che ora iniziano ad avvicinarsi a tematiche fino a qualche anno fa prettamente della scena underground. "Quello che a noi preme è che la diffusione di questa subcultura comunque conservi i significati profondi della body art che ha origini antichissime" afferma Kyrahm artista concettuale e body artist "Ho iniziato dieci anni fa una ricerca approfondita sul concetto di mutazione e metamorfosi, dai cambiamenti di stato del corpo nelle varie fasi dell'esistenza, all'estetica estrema della bodyart. Ho sentito quindi la necessità di proporre nei club, nei teatri e nelle mostre d'arte contemporanea qui in Italia espressioni artistiche nate nei contesti underground come appunto la body art estrema dei rave party. Questo perchè la nostra performance "Obsolescenza del genere" vincitrice del prestigioso Premio Arte Laguna 2009 e selezionata tra le 30+belle performance del mondo negli USA nel 2008 è stata costantemente censurata in quanto presenta una serie di corpi nudi di alcuni transessuali che abbiamo coinvolto appositamente. Ho pensato che in Italia fosse necessario un cambiamento culturale legato non solo allo smantellamento del tabù della nudità, ma anche della concezione del dolore. Ci sono dolori socialmente accettati, come quello di fare un lavoro che odiamo tutti i giorni della nostra vita, per poi inorridire davati a pratiche di fachirismo alla sola vista del sangue. Confrontandomi direttamente con altre esperienze artistiche di alto livello della performance art all'estero, ho potuto constatare che la mia necessità era un pensiero condiviso anche da artisti del calibro di Franko B. Abbiamo ricevuto sostegno e dichiarata stima da artisti internazionali rispetto la nostra iniziativa, considerando che non è semplice da portare avanti visto la situazione italiana attuale. Tuttavia il festival "Mut-azioni profane" che abbiamo organizzato lo scorso Settembre presso il Teatro dell'Orologio e del quale ho ideato il concept, ha vinto la sfida di proporre espressioni nate in contesti molto diversi: azioni con artisti degli anni 70, body art estrema, istallazioni. Dopo quell'evento qualcosa è cambiato e altri eventi tipicamente commerciali provano ad avvicinarsi alle espressioni della body art estrema".