venerdì 27 febbraio 2009

Extreme Gender Art @ Milano

Extreme Gender Art

in collaborazione con

Arcilesbica Zami e Toilet Club Milano

presenta
LAZLO PEARLMAN in Lecture + Show
Venerdì 27Febbraio '09
@ TOILET CLUB MILANO
Via Ludovico il Moro 171 - MI



_h19 APERTIVO
_h20 LECTURE "Performing the Queer Explicit Body"

incontro con Lazlo Pearlman
_Photo Expo Projection “Female to Male”
Una panoramica sulla maschilità Female to Male dai lavori di Kael T Block “xx boys” “Butch is beautiful”
Alessandro Penso “Nati Kings”
_h22 Night Party con Lazlo Pearlman Freak Show



Performing the Queer explicit body
Il corpo queer esplicito nelle performance

Questa conferenza affronta l’uso e l’efficacia del nudo e del contenuto sessuale esplicito nelle performance “Queer” attuali, partendo dal mio lavoro e da quello dei miei contemporanei in Europa e Nord America.

Le performance Queer generalmente richiedono che l’identificazione del performer in quanto “altro” sia riconoscibile. La tipologia di questo lavoro risiede nelle questioni dell’identità non-normativa (comprendendo il genere e la sessualità), e, in quanto tale, “soffre” di una crisi di leggibilità quando l’artista (performer) non è visibile come “queer”, ovvero come non-normativo – una crisi dovuta ad un “passing” non intenzionale.


La leggibilità è cruciale. Il contenuto artistico nelle performance, a mio parere, non può essere separato dall’autore e questo sopratutto nel caso del lavoro “politicizzato”. Quando, ad esempio, io, come uomo transessuale, vengo visto sul palco come “maschio”, ovvero non visibile in quanto “non-maschio”, non visibile in quanto “multi–genere”; o visto come “omosessuale”, invece che “non eterosessuale”, la lettura del mio lavoro da parte del pubblico cambia.
La conferenza affronta il lavoro di diversi artisti che cercano di creare tale leggibilità usando il corpo esplicito (cioè nudo, sessuale e fetish) attraverso discussioni, testi, video e fotografie.



LAZLO PEARLMAN

"Lazlo è un Danny Kaye perverso" ~Kate Bornstein~

"Un genio folle!" ~Transfabulous~

"Un talento disarmante..!" ~Roxy Velvet~

Nominato “Erotic Performance Artist dell’anno” dall’Outsider Trust negli Erotic Awards (www.erotic-awards.co.uk ), Lazlo Pearlman è un creativo, un performer, un regista e un insegnante il cui lavoro si basa prevalentemente sulla sua esperienza Transgender FtM (Female to Male =da donna a uomo).



“Non mi considero nè uomo nè donna, nè gay, nè etero. Sono un multiplo di tutto!”


Ha fatto spettacoli da quando era una bambina di 10 anni, iniziando con la
sua passione per i musical e i film noir. Ha conseguito un “Master of Fine
Arts” con specializzazione in “Physical Theatre” presso la “London International School of Performing Arts” e “Naropa University”.


“In scena mi tolgo anche le mutande perchè a questo punto della mia carriera artistica è importante che il mio essere transessuale sia visibile”.


Artista poliedrico, Lazlo attraversa brillantemente le molte forme di spettacolo: dal teatro fisico, all’arte performativa, il cabaret, gli spettacoli burlesque, le performance fetish, camp/parodie. Ha realizzato film e video e occasionalmente ha fatto teatro “etero”. Ha prodotto tre monologhi e una dozzina di brevi performance, ma ha anche collaborato e diretto altri artisti. I suoi workshop sono conosciuti negli Stati Uniti, in Canada, Francia, Germania e Gran Bretagna. Recentemente è stato ospite dell’International Drag King Extravaganza (Columbus, Ohio) e di Edgy Festival in Montreal ed ha insegnato anche all’ “International Workshop Festival” e al “Wise Thoughts” di Londra, alla “Weisensee Arts School” di Berlino, e ha lavorato per la troupe “Kises Cause Trouble” a Parigi.




KAEL T BLOCK



Kael è diventato un tattoo artist dopo la scuola. Nel 2001 ha iniziato un Master in Comunicazione Visuale e Graphic Design a Parigi. Interruppe nel 2005 per potersi dedicare copmpletamente nel suo progetto politico e artisto XXBOYS che ha l’obiettivo non solo di documentare una generazione più giovane di trans FtM (da donna a uomo) nelle loro grandi differenze, ma anche di restituire alla sua comunità una rappresentazione sexy e positiva. Il lavoro di Block gli ha permesso di viaggiare molto negli Stati Uniti e in Canada: New York, San Francisco, Chicago, Toronto, Denver, Tucson, Los Angeles, Seattle, Vancouver e altre. Una comunità internazionale di ragazzi transessuali iniziava a crescere con la creazione del blog XXBOYS (http://xxboys.20six.fr/), dove si possono leggere le esperienze dirette dei ragazzi transessuali, della loro identità e del loro viaggio. Kael T Block lavora anche come fotografo freelance per riviste come “Tetu Magazine and Gus”. Il suo lavoro personale è una espansione del suo progetto pofotgrafico xxboys, che mostra Block, i suoi amici e i suoi amanti con la stessa intimità. Block lavora spesso anche con donne Femme, performer burlesque, e altri artisti della scena underground parigina.



ALESSANDRO PENSO



Il lavoro nasce nel tentativo di esplorare il retroscena umano ed emozionale di un universo che si presenta irriverente e sfacciatamente fiero di esistere: la dirompente e ribelle comunità QUEER.
Dai primi “gay pride” italiani alla conquista di veri e proprio appuntamenti mondani, cittadini e nazionali, questo esuberante movimento, fatto di diverse anime e storie, ha cercato un filo rosso che potesse rintracciare un linguaggio comune di espressione che parla innanzitutto del diritto di esistere. Così nel mio lavoro il corpo diventa protagonista, anima e strumento di questa affascinante affermazione. Così come avviene negli spettacoli dei Drag Kings il superamento degli stereotipi avviene utilizzando gli stereotipi stessi; con sferzante ironia si cerca una temporanea identità da assumere ed eventualmente abbandonare dopo pochi minuti. I momenti che escono fuori dalle maschere create ad arte, per incorniciarli e mai per nasconderli, si sovrappongono ai muscoli che si contraggono mentre si disegnano nella penombra solitudini e affetti.
Studia Psicologia. Nel 2007 vince una borsa di studio presso la scuola romana di fotografia. Nel 2008 ottiene diversi riconoscimenti in Italia e all'estero con il suo lavoro "Born Kings". Farà parte del PhotoEspana 2009.