domenica 22 settembre 2019

DAVIDE E GOLIA, PERFORMANCE DI KYRAHM CON LUIGI LEONARDI, testimone di giustizia (II)


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HUMAN INSTALLATION XX
DAVIDE E GOLIA

Performance Art e Film
un progetto scritto e diretto da KYRAHM
Pos. Siae: 282623


con la partecipazione straordinaria del testimone di giustizia Luigi Leonardi
e con Enrico Pietrangeli, Giovanna Lacedra, Fulvia Patrizia Olivieri, Kyrahm

video: Kyrahm, Julia Pietrangeli, Roberto De Amicis, Luca Torzolini John Paglia
Assistente: Gianluca Bagliani

Musiche IMOK, Fabio Mariani

Grazie a:
 Xtralab del prof. Rino Squillante ed i suoi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
Art Performing Festival a cura di Gianni Nappa
Università di Rostock, Andrea Zittlau
See/Me,
New York

                          .    MACRO ASILO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma
via Nizza 139
Dal 12 al 30 Marzo 2019


Dal 12 al 30 marzo 2019 ho abitato al MACRO Asilo per una idea che aveva (ed ha ancora) l’intenzione di dare voce a chi sta lottando contro le mafie.
Il mio nome d’arte è Kyrahm e mi occupo di Performance Art e Cinema da quasi 20 anni (ne ho 39) e con il progetto Human Installations, creato insieme a Julia Pietrangeli, affrontiamo spesso argomenti di tipo sociale come migrazioni, carcere, diritti umani, violenza contro le donne.
Entrai in connessione con Luigi Leonardi attraverso i social, la sua storia fatta di coraggio e dignità rimbalzava sul web: un uomo che aveva detto “no” alla camorra e per questo viveva con i guardaspalle, un imprenditore che, strozzato dal pizzo, aveva deciso di opporsi alla criminalità organizzata e di affidarsi alla giustizia ed alla legalità. Mi colpì il suo sorriso nonostante tutto, il suo desiderio di far conoscere la sua esperienza alle giovani generazioni, la sua lotta quotidiana contro cavilli burocratici di uno Stato non sempre presente. Dopo diversi mesi fatti di scambi virtuali, decidemmo di incontrarci in una piazza di Roma. Parlammo tutto il pomeriggio del progetto: una performance con lui protagonista, dove avrebbe raccontato la sua storia e distrutto il muro di omertà e silenzio che impedisce al mondo di afferrare la bilancia della Giustizia. Autore del libro “La Paura non perdona, una vita sotto scorta tra Stato e camorra”, Luigi in quel giorno di giugno con me al Pantheon non era solo: avevo individuato poco distante da noi due uomini armati che ci osservavano vigili perché le sue scelte fatte di rettitudine e verità l’avevano condannato ad “un serio ed imminente pericolo di vita” come dichiarato dalle carte degli innumerevoli processi a cui sta prendendo parte da tanti anni e che hanno portato all’arresto di almeno 80 persone legate alla malavita.


in foto: una intervista di Kyrahm a Luigi Leonardi, annuncio dello sciopero della fame

Non sarebbe stato semplice presentare un lavoro come questo: sia per le responsabilità ad esso annesse che per la tematica considerata dalla maggior parte degli addetti ai lavori “scomoda”.
Nel corso dei mesi intervistai altri Testimoni di Giustizia tra Sicilia, Calabria e Campania tra cui Davide Ventura, un giovane imprenditore siciliano con una storia simile a quella di Leonardi. Nel corso dei mesi mi scrissero molte persone che avevano deciso di denunciare, desiderose di raccontarmi la loro vicenda: non solo per una intervista (oltre che artista sono anche giornalista), ma anche solo per parlare, sfogarsi, non sentirsi soli. Una delle costanti che ho spesso ritrovato è la paura di non farcela, in alcuni casi queste persone si sono sentite letteralmente abbandonate dallo Stato. Molti di loro hanno deciso di nascondersi, scomparire per il terrore di essere scovati dalla mafia, mentre Luigi ha scelto la strada della visibilità, dell’esposizione mediatica e pubblica fatta anche di incontri con le scuole, dibattiti, partecipazione agli eventi.
Seguii Leonardi anche in occasione dello sciopero della fame che intraprese sotto il Viminale a novembre. Filmati che sono stati proiettati al “MACRO Asilo” durante i giorni di preparazione ed il pubblico ha potuto conoscere uno spaccato esistenziale di questi “angeli della legalità”, come amo definirli.
    in foto: Luigi Leonardi davanti al Viminale durante lo sciopero della fame

Naturale fu quindi l’entusiasmo di quest’uomo dinanzi ad un lavoro artistico che avrebbe coinvolto persone diverse da quelle generalmente presenti ai suoi eventi.
Nel 2018 condivisi l’idea con pochi amici e collaboratori storici: volevo tutelare il contenuto fino al momento in cui avrei fissato una data certa presso una struttura che coraggiosamente avrebbe accolto l’iniziativa.
Incontrai gli artisti Monica Pirone e Sergio Angeli verso luglio: mi volevano coinvolgere in una creazione multidisciplinare che avevano intenzione di portare al MACRO Asilo e fu lì che Monica mi disse che era possibile presentare dei progetti direttamente al direttore Giorgio De Finis, già ideatore e curatore del MAAM (Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz), definito dall’enciclopedia Treccani “uno dei principali luoghi dell’arte contemporanea indipendente a Roma, premiato ed ampiamente riconosciuto, anche all’estero, come centro innovativo di cultura”.
Decisi quindi di scrivere a De Finis: “Chiedo ‘asilo’ al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – per una performance contro la mafia”.
Dopo qualche giorno, ad agosto, presentai il programma in direzione: la costruzione di un imponente muro nero, il “Golia”, in una delle stanze del museo, che verrà successivamente distrutto dal “Davide”, il Testimone di Giustizia. Durante l‘edificazione, che ha visto impegnati sia me che il mio staff per circa due settimane, si sono articolate performance nella performance tra cui una mia dedica a Felicia, la madre di Peppino Impastato, le cui parole hanno preso vita attraverso l’interpretazione di Fulvia Patrizia Olivieri, la partecipazione di Giovanna Lacedra e me medesima.
Un’altra azione che si è svolta mentre gli operai tiravano su le pareti del “Golia” è “Radio Aut” con Enrico Pietrangeli, speaker radiofonico che ha ricordato il giornalista ucciso.
I lavori sono proseguiti mentre ascoltavamo la registrazione delle voci di Falcone, Borsellino, Antonino Caponnetto, il generale Dalla Chiesa, il suddetto Peppino Impastato, Mauro De Mauro e moltissimi altri accompagnata dalla lettura, di tutte le vittime delle mafie dal 1860 ai giorni nostri.

     Performance “La Madre” di Kyrahm dedica a Felicia Impastato con Fulvia Patrizia Olivieri, Giò Lacedra, Kyrahm


Back stage “La Madre” di Kyrahm dedica a Felicia Impastato con Fulvia Patrizia Olivieri, Giò Lacedra, Kyrahm




LA COSTRUZIONE DEL “GOLIA” di KYRAHM






Con Luigi Leonardi avevamo più volte parlato di una necessità impellente: accanto al ricordo dei sacri martiri è fondamentale però non dimenticarsi di chi combatte ora, di chi è ancora in vita; perché, “le fiaccolate arrivano quanto ormai è troppo tardi”.
Abbiamo quindi pensato di documentare l’intero progetto con lo scopo di realizzarne un film destinato a manifestazioni, festival , iniziative culturali e/o sociali in Italia all’estero: in questo modo la voce di Luigi, rappresentativa anche degli altri Testimoni di Giustizia, avrebbe potuto diffondersi attraverso nuovi canali. Un significativo contributo alle riprese è stato dato dalla regista Julia Pietrangeli, che ha curato insieme a me anche l’editing e la post produzione. Altre immagini sono state filmate da Roberto De Amicis, Luca Torzolini e John Paglia.
La sociologa Anna Novelli ha seguito il mio lavoro fin dagli albori ed anche stavolta ha accompagnato ogni momento, non sempre facile per me che, approcciandomi come autrice davanti a queste esistenze, avrei dovuto gestire fragili equilibri camminando sul cornicione del dovere etico. Il suo sguardo oggettivo e critico ha descritto la performance in questo modo: “Dalle miniature del libro di Samuele alle opere di Guercino, Donatello, Bernini, Caravaggio, fino alla statua colossale di Michelangelo, la rappresentazione di Davide contro Golia è una costante.
Attraverso l’opera di Kyrahm, il David contemporaneo è l’uomo comune, che si fa eroe denunciando la mafia, incastrato tra cavilli burocratici, la paura di morire ed il desiderio di ottenere ciò che gli spetta di diritto”.
Un aiuto particolare è giunto dal laboratorio di pittura XtraLab del prof. Rino Squillante ed i suoi studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che non solo hanno ospitato me e Luigi Leonardi in un loro incontro a Napoli ( anche nel 2013 presentai il mio lavoro durante una loro lezione), ma hanno preso parte attivamente sia alla performance che alle riprese video del 24 marzo a Roma.
Un altro importante passaggio che dovevo gestire era la promozione dell’evento: la performance del resto aveva l’intenzione di configurarsi come un invito a non lasciare da solo “Davide” contro “Golia”: una numerosa partecipazione collettiva, il calore, la vicinanza non solo sarebbero stati utili per attivare il processo di sensibilizzazione sul tema, ma sarebbe stata funzionale per indurre la “catarsi”. Il 21 marzo, 3 giorni antecedenti l’azione principe, coincide non solo con una nuova Primavera, ma anche con la “Giornata della Memoria delle Vittime delle mafie”. La “sincronicità” (intesa in senso Junghiano) ha caratterizzato fin da subito questo lavoro (ed è un fenomeno che mi capita spesso di “incontrare” durante la mia ricerca): ho scoperto solo dopo aver presentato la proposta al MACRO Asilo che a circa 500 metri dal Museo è stato realizzato un Parco interamente dedicato ai Testimoni di Giustizia ed alle Vittime delle mafie (!!!) Dopo aver preso atto di questa meravigliosa coincidenza è stato inevitabile pensare che parte della performance e delle riprese sarebbero avvenute in quel Giardino, tra le targhe e le vie dedicate a Rita Atria, Peppino Impastato, Pio La Torre, Antonino Caponnetto.
La mattina del 24 marzo Luigi ha attraversato quelle vie, si è soffermato e commosso sotto quei nomi, ha lacrimato, calcato la terra. L’ho seguito, anzi l’abbiamo seguito in religioso silenzio, consapevoli di assistere a qualcosa che meritasse profondo rispetto: uomini come lui, devoti ad una sana legalità contribuiscono a rendere migliore il nostro Paese non solo per noi ma per le generazioni future ed hanno sacrificato in nome di questo la loro libertà, tranquillità ed esistenza.


in foto: Luigi Leonardi passeggia nel Parco a 500 mt dal MACRO sotto via Giuseppe Impastato



in foto: Luigi Leonardi, l’autrice e regista Kyrahm e gli studenti Extralab che hanno partecipato alla performance

E’ stato possibile dar forma concreta a questo sogno grazie ad una incredibile partecipazione e sinergia: dalla ossequiosa disponibilità del mio assistente e scultore Gianluca Bagliani, al trasporto di Gianni Nappa, che ha proiettato successivamente il video “DAVIDE E GOLIA” al PAN, Palazzo delle Arti di Napoli durante il suo “Art Performing Festival”, una rassegna dedicata alle Arti Performative che si svolge ogni anno tra il Salento e Napoli e l’appoggio dalla Germania di Andrea Zittlau, artista ed insegnante dell’Università di Rostock, che ha mostrato agli studenti le mie interviste fatte a questi uomini coraggiosi durante la mia ricerca (e che ospitò l’anno precedente anche il video “(A)mare Conchiglie” performance con protagonisti migranti dal mare ed ex emigrati italiani all’estero che hanno raccontato le loro storie da una tavolata bandita in mezzo al mare. Anche questo video è stato proiettato al MACRO Asilo su Maxischermo il 9 aprile 2019)

    Performance “(A)mare Conchiglie” di Kyrahm e Julia Pietrangeli

Un’idea che non avrebbe comunque prendere corpo senza la disponibilità ed il coraggio di Giorgio De Finis nell’accogliere con apertura sincera “DAVIDE E GOLIA”, dimostrando di essere artefice di una straordinaria rivoluzione culturale a Roma che inspiegabilmente è stata interrotta, più volte criticata ed attaccata. Probabilmente il MACRO Asilo spaventa, l’autogestione “ospitale”, l’abbattimento dell’elitarismo costruito con fatica dai troppi addetti ai lavori che hanno fatto dell’arte un mercato in cui il valore delle opere è deciso a tavolino ben lontano dal suo ruolo sovversivo e libero dalle logiche del sistema. 
 Il 24 marzo 2019 Luigi Leonardi ha varcato il museo con la sua scorta, si è posizionato davanti il “Golia”, terminato e dipinto di nero ed ha iniziato a raccontare la sua storia: “Con un boato, sempre così iniziava, i vetri rotti, mia madre che ci veniva a prendere da letto e diceva ‘dobbiamo scappare’. Perché nella mia Terra c’è l’antiStato, c’è la camorra e se decidi di fare l’imprenditore ti devi mettere d’accordo con loro (…) no, no, io non pago, io lo chiudo il negozio ma non pago…”
Ed ha continuato descrivendo le minacce subite, l’attentato alla sua vita che gli ha procurato più di 100 punti in testa, i negozi e le fabbriche incendiate, le estorsioni subite fino a perdere tutto per poi decidere di denunciare. Ma è solo l’inizio di una via crucis che dura da 18 anni: i processi, la famiglia che lo allontana per paura delle ritorsioni, le parcelle agli avvocati che costano quanto il pizzo, i ricorsi per la disperata ricerca di un riconoscimento economico dopo la distruzione dei negozi in seguito alle bombe, l’inspiegabile passaggio da “testimone” a “collaboratore” di giustizia in attesa dell’appello che gli restituirebbe la dignità che merita, lo sconforto che lo assale ogni notte perché la scorta lo protegge solo durante il giorno, la mancanza di professionalità di alcuni che avrebbero dovuto proteggere la sua vita, l’impossibilità di svolgere una normale esistenza, le conseguenze sulla salute, il pensiero che non dovrebbe sovvenire a nessun uomo che ha intrapreso questa strada: “Chi me l’ha fatto fare?” Ma Luigi si rifiuta anche di allontanarsi dalla Campania perché “sono ‘loro’ che dovrebbero andarsene”.  

     Performance “DAVIDE E GOLIA” di Kyrahm,  Luigi Leonardi racconta commosso la storia della sua vita

Durante la preparazione dell’azione gli sussurrai, mentre eravamo entrambi appoggiati al “Golia”: “Questo è tutto ciò che stai combattendo, questo è il terribile ostacolo che ti impedisce di arrivare alla luce. Respira, concentra tutta l’incredibile energia che hai dentro: falla defluire dalla pancia alle dita delle mani e poi distruggilo”.
Le persone sono arrivate numerose: nella “Project room” del MACRO quasi non ci si riusciva a muovere e Leonardi, dopo una prima fase di immobile fissità tipica della paura che lo ha caratterizzato nella prima fase della condivisione della storia della sua vita, ad un certo punto ha iniziato a camminare come un leone in gabbia, avanti e indietro, avanti e indietro, avanti e indietro. Fino a diventare paonazzo, ripensando a tutto ciò che gli aveva distrutto l’esistenza: “Ed i processi si rimandano e ancora e ancora e la mia vita passa, ho fatto 45 anni e non me ne sono neanche accorto ed intanto ho sempre questo MOSTRO davanti! (rivolgendosi al Golia)”.
Il pubblico è completamente preso, catturato, empaticamente vicino a questa persona che ha aperto il suo cuore, mostrando il fianco in tutti i modi e che ha creduto allo Stato ed alla Giustizia e  continua disperatamentead averne fiducia. Fa un respiro profondo. Piange. Urla in modo straziante. Gli spettatori fanno all’unisono un sussulto, abbiamo tutti il cuore in gola. Sferra un colpo a mani nude contro contro il possente monolite nero e, ad ogni pugno, una luce accecante fuoriesce dal buio. Incitano all’uccisione del Golia. Qualcuno grida: ”Siamo con te!”


La distruzione del muro apre alla luce e dietro la porta ad attenderlo c’è “la bilancia della Giustizia”. La afferra fiero, sale sul patio e la porta in alto come un trofeo con il pubblico in festa, l’azione è un successo: siamo arrivati al cuore delle persone che sembrava non volessero smettere più di applaudire.
Il Golia distrutto si trasforma con il Davide: mentre Leonardi “si fa Giustizia”, l’apertura trasfigura la mia opera in un monumento dedicato a questi straordinari eroi contemporanei: “l’Arco di trionfo di chi lotta contro le mafie” che ho donato al MAAM.



     Performance “DAVIDE E GOLIA” di Kyrahm, la distruzione del muro di omertà ad opera di Leonardi apre alla luce





Performance “DAVIDE E GOLIA” di Kyrahm, la distruzione del muro apre alla bilancia della giustizia



Il Golia di Kyrahm con l’azione di Leonardi si trasforma nell’”Arco di trionfo di chi lotta contro le mafie”
 
Il video della performance è stato presentato attualmente a New York a giugno (Cashama Gala – See/ma One world Trade Center) a Napoli (PAN) e nuovamente alla sala cinema del MACRO Asilo. Presto prenderà parte a numerose rassegne in Italia e all’estero




KYRAHM

Kyrahm è un’artista italiana che opera in ambito internazionale nel campo della performance art, della videoarte tra arte contemporanea e teatro d'avanguardia. Cercando un costante dialogo con il cinema, elabora video e documentari sperimentali.
Il suo sguardo verso la funzione sociale dell'artista si esprime con opere spesso sconvolgenti, sperimentando sul proprio corpo i limiti mentali e fisici. Collabora spesso anche con Julia Pietrangeli (Julius Kaiser) regista ed autrice con cui ha fondato il progetto Human Installations.
La sua ricerca è oggetto di studio presso Accademie e Università in Europa, negli Stati Uniti e in America Latina.
Ha ottenuto in Italia e all'estero riconoscimenti e premi istituzionali
Ha presentato il suo lavoro presso numerose rassegne, mostre, festival, iniziative in tutto il mondo.
Premi:
Co-autrice della sceneggiatura di “Chiudi gli Occhi e Vola” di Julia Pietrangeli finalista del Premio Globo d’Oro della stampa estera e vincitore del Premio come migliore regia al Social World Film Festival.
Vincitrice del Premio Internazionale Arte Laguna di Venezia con “Obsolescenza del genere” di Kyrahm e Julius Kaiser (Italia, 2009)
Obsolescenza del genere è selezionata Tra le 30 migliori G. E. Performance Art del mondo Idkex (Columbus, OHIO, 2009)
Miglior film sezione dedicate a Pasolini dell’Arcipelago Film Festival (Roma, Italia, 2015)
Selezione di una sua opera per ASFF – rassegna riconosciuta per i BAFTA – oscar britannici (UK, 2016)
“La Crisalide” vince come migliore Performance Art al MACRO Adrenalina Art Prize (Rome, Italy, 2013)
Vince il voto online del Celeste Prize International ed espone il suo lavoro all’Invisible Dog Art Gallery (New York, USA, 2010)
Alcune delle iniziative a cui ha preso parte
MACRO Asilo - Davide e Golia di Kyrahm Performance con Luigi Leonardi, imprenditore anticamorra
Aesff Bafta recognized Film  International Festival (UK, 2016)
Werkstaddt der Kulturen (Berlino, 2008)
Tese dell’Arsenale,  The Blue Wedding with Annie Sprinkle evento collaterale  Biennale di Venezia (Italia, 2009)
Museum of the Human Rights,  Deformes Biennale (Cile, 2013)
Venice International Performance Art Week (Italia, 2016)
Dinnerwave Art Gallery (Arizona, USA, 2009)
Among the Best Gender Exploration Performance in the World (Columbus, Ohio, 2009)
Untouchable a cura di Franko B (Londra, GB, 2012)
Museum Villa Croce in Genova (Italia, 2014)
Museum Hermann Nietsche a Napoli (Italìa, 2013)
Museum Canonina in Rome (Italia, 2014)
Academy of Arts in Naples (Italia, 2014)
Bordeline Performance Art Festival (Norwich, UK, 2014)
Guest of Honor of the Castello Estense for the Art Festival in Ferrara (Italia, 2012)
Scala Santa Thalassa Videoperformance in Rome (Italia, 2012)
EAC curated By Umberto Scrocca and Achille Bonito Oliva (Italia, 2012)
Museum Manzù in Ardea (Italia, 2012)
Invisible Dog Gallery, Celeste Prize International in New York (USA, 2010)
Tese dell'Arsenale, Premio Arte Laguna, (Venezia, 2009)


In foto: Kyrahm, autrice, regista, performance artist internazionale, giornalista, dottoressa in Comunicazione




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